Critichiamolo pure per questa operazione di RaiPlay, in effetti un pò stiracchiata. Però Fiorello è sempre Fiorello, uno dei pochi italiani del mondo dello spettacolo a cui si può attribuire il titolo di showman. Forse l’unico che è capace di reggere da solo le sorti di una trasmissione, dandole carattere e riconoscibilità.

IN RADIO E’ UN FUORICLASSE

E quando va in radio si trasforma in un vero e proprio fuoriclasse. Forse perché lì è nato, forse perché si sente a casa con quella cuffia in testa e senza obbligo di telecamera. Forse perché in radio è più ben accetto il cazzeggio. Prendiamo ad esempio la partecipazione di Fiorello a Radio2 Social Club. Un format quotidiano di metà mattina condotto da Luca Barbarossa. Uno studio in cui si va in maniche di camicia, tanto per sottolineare il carattere poco formale della trasmissione.

IN SCENA L’ABBANNIATA

Se prima si era in serie A, arriva Fiorello e c’è subito aria di Champions League. Persino Amadeus che pure è l’uomo del momento, il bravo presentatore del prossimo Festival di Sanremo, automaticamente diventa la sua spalla. Una gag che ci riporta a tradizioni che noi conosciamo bene. Signore e signori, entra in scena l’abbanniata. Difficile spiegare cosa sia a chi è forestiero di oltre Stretto. Ma a noi della parte estrema d’Italia viene già acquolina in bocca.

LUI  E’ UN ISTRIONE

E l’istrione che alberga in lui e quel patrimonio di vita vissuta che si stenta a credere possa essere sopravvissuto a gloria, fama e benessere, esce fuori in tutta la sua sostanza. A noi non rimane altro che restare alzarci in piedi e applaudire. Forte forte. E poi concederci risata liberatoria e sorriso di compiacimento. Perché siamo siciliani e Rosario Fiorello è uno di noi.

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