Ve lo racconto io cosa è l’obesità? Ok. Sarò lungo, se non avete tempo o non vi interessa andate avanti.
Io ci sono cresciuto in un corpo da obeso e non mi sono mai accorto della differenza, al di là dei disagi eclatanti, tra l’efficienza di un corpo che funziona bene e uno che ha scelto di morire. Si, perché l’obesità è una scelta inconscia, o a volte no, di volerlo lasciare questo corpo, e questo mondo.

OBESITA’ E’ ACCONTENTARSI

Di una vita mediocre, di una sedia senza braccioli, di una passeggiata mancata. Obesità è il voler mettere uno spessore e una distanza tra il nostro cuore e il mondo.. Come un mare.. Ma si sa che il mare congiunge due paesi lontani. E per quanto possiamo volerci allontanare, è proprio il mondo ciò che desideriamo di più. Obesità è abbassare gli occhi davanti agli sguardi cattivi di chi ti giudica e già ti ha condannato, insieme a te. Obesità è tenerti accanto un partner che non sai se ti vuole, ma è l’unico che ti rimane pur di sentirti normale,e di sfuggire alla solitudine di un’isola così grande. Obesità è crescere fuori e rimpicciolire dentro.. Sentirsi sempre meno, e apparire sempre di più. Obesità è non andare a mare per paura del costume nonostante l’acqua sia l’unica condizione terrena di sollievo. È ridere di te, insieme agli altri, quando da ridere non c’è proprio un caxxo! Ma lo fai solo per giocare d’anticipo ed evitare di sentirti trafitto dalle battute di nemici divertenti.

E’ LA LIBERTA’ ALTRUI…

Di darti forti pacche sulle spalle perché tanto tu non senti dolore,la stessa libertà che si prendono per toccare le tue rotondità come se fossero cosa di tutti, o se il loro sporgere rappresentasse un’offerta alla violazione del tuo corpo. È prigione dove l’unica ora d’aria è davanti un piatto che accogliamo a volte di nascosto forse perché è l’unico amico a capirci, o semplicemente l unico nemico vero vestito meglio. Ecco ci siamo fatti, e ci hanno fatto. Violentato i pensieri, la testa, il corpo, l’immagine e il rispetto di noi. E nessuno, o solo pochi eletti, a chiedersi un dannato “perché” di tutto questo. Obesità è rischiare la vita ogni giorno, arrendersi a raccogliere un fiore, faticare per lavare sé stessi, per vestire un corpo nei negozi dove non solo ti guardano da nord a sud, ma anche da est a ovest, anche solo per dirti un NO!
Obesità può significare rinunciare al dono di un figlio!

E NON SOLO

Obesità è molto altro ancora, o per alcuni, me compreso, per fortuna molto meno di tutto questo. E a molti sapientini in ascolto, per una volta, state zitti!
Vale la pena correre un rischio, uno solo, in sala operatoria per salvarsi e avere per una volta nella vita rispetto e onore di sé? Sì, ne vale la pena.. E non pensate di cambiare dentro, sbocciate per ciò che siete, e non per quello che gli altri, per anni, vi hanno chiesto di essere……. E non accadrà necessariamente al peso forma, ma quando la forma avrà il giusto peso, quello del nostro Amore e del nostro rispetto per noi stessi.

PLAYLIST: Roberto Vecchioni – Samarcanda

 

di Alberto Rubino