Nilde- mostra fotografica di Guglielmo Brancato. A cura di Martina Martire. Coordinamento: Federica Palmeri. Rapporto con i media: Flavio Scuderi.

Palermo, ex Facoltà di Giurisprudenza (ore 8-19) sino al 29 novembre.

Un omaggio alla donna che ha il significato di un scudo, una carrellata di fotografie, testimonianze di un vissuto intimo e personale. Proprio nel giorno in cui si ricorda, tristemente, la sopraffazione e la miseria umana. Una mostra contro la violenza di genere e l’ingiustizia.

STUDENTI ANIMATORI CULTURALI

Per questo assume un valore ancora maggiore l’iniziativa realizzata da un gruppo di studenti di Giurisprudenza che hanno costruito passo dopo passo questo percorso di suggestioni visive denominato Nilde. E  questi studenti, animatori culturali in una delle giornate più aberranti per chi studia i fondamenti del diritto, dopo si saranno leccate le ferite.

LA VIOLENZA CHE RESTA ADDOSSO

Perché se hai a che fare con la violenza, anche quella indiretta, anche quella narrata e solo immaginata, ti resta appiccicata addosso. Nilde non è solo una mostra, è anche l’evidenza di qualcosa che cambia nelle priorità di questa generazione. Una generazione che fa sempre i conti con le emergenze che si tramandano di padre in figlio ma che sulle spalle si trova anche altri fardelli.

VALE PIU’ DI UN 30

Cominciare a creare argini culturali alla violenza di genere è quanto mai opportuno, attivare un percorso che stimoli coscienze e sensibilità non è più rimandabile perché la cronaca, spietata, produce materiale orribile quasi ogni giorno. Quello che a noi resta di Nilde è il valore etico dell’evento. La consapevolezza che il poco tempo libero dallo studio questi ragazzi l’abbiano impiegato a elaborare cultura. E la cultura del diritto. Una cosa che vale più di un 30 in Costituzionale.

Playlist: The times they are a changin’ – Bob Dylan