Con un’abbanniata da genio del marketing, Riccardo riesce a vendere stigghiole e musso anche ai più schizzinosi turisti stranieri. Dal suo banco inonda di fumo bianco il centro del mercato di Ballarò a Palermo e strappa più di una risata persino ai suoi conterranei, gente così avvezza a tutto che per stupirla ci vuole arte. E lui, Riccardo, ‘u Re rì stigghiole’, indiscutibilmente ce l’ha.

TRADIZIONE DI FAMIGLIA

Riccardo, (poco importa il cognome, tutti lo conoscono così nel mercato), porta avanti una tradizione di famiglia. Stigghiolaro era suo nonno, stigghiolaro suo padre e stigghiolaro lui. Un’attività fiorente nel mercato più vivace della città, esercitata con passione e con maestria almeno a giudicare dal grande numero di avventori che di mattina si radunano davanti al suo banco. La chiave del successo sarà l’abilità nel cucinare a puntino le interiora sulla brace, sarà la bontà dell’insalata di “musso e carcagnola”,ma sarà anche il sottofondo sonoro che accompagna questo rito mangereccio di tutto rispetto.

MEME CASALINGO

“Avutru che Martorana, ca fa cariri i rienti e vieniri a diabete. Manciatevi st’insalata ca è una pupaccena” (Altro che i dolci di martorana che fanno cadere i denti e venire il diabete. Mangiate quest’insalata che è una pupa di zucchero). Con questa frase pronunciata con una sapiente modulazione dei suoni, partendo dalle tonalità più basse per arrivare quelle tenorili da aspirante Pavarotti in grembiule inzaccherato, ieri Riccardo promuoveva la sua merce, quel “musso e carcagnola ca sunnu a fine ru munnu” (il muso e il calcagno che sono la fine del mondo).

ARRUSTUTA, MON AMOUR

Ma il must del banco di Riccardo sono le stigghiole, il punto di arrivo di una sperimentazione culinaria che è iniziata col nonno e con lui si concluderà. “Troppo stancante come lavoro, troppo sacrificato, mio figlio deve fare altro” racconta l’uomo che solo per un attimo si lascia andare a una riflessione di intima saggezza. Passato il momento intimista, si torna al marketing. Perché Riccardo è un po’ il Giorgio Mastrota dell’arrustuta e da fine psicologo, sa come attrarre clienti.

VENDERE UN SOGNO

Signora Maria è fatta sicca, si manciassi a bella stigghiola” dice a una passante che è in evidente sovrappeso. D’altronde cosa ci può essere di più lusinghiero per una donna, soprattutto se in lotta con la bilancia, che sentirsi dire di essere magra al limite della denutrizione? E facendo ricordo a un abile meta messaggio, Riccardo riesce a convincere la riluttante donna ad assaggiare una stecca fumante.

PROFESSIONE ABBANNIATORE

Riccardo, come il venditore di sfincione che gira per i mercatini, sono la prova che i master di comunicazione dovrebbero essere tenuti per le strade di questa città, con docenti testati sul campo. Perché nessun social media marketer sarà mai più bravo di un abbanniatore professionista.

 

 

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