Che Garibaldi sia stato un grande amatore è storicamente risaputo, innegabile il suo fascino sia sulle masse che sulle donne. Appassionante fu il suo amore con Anita, donna d’animo ardente, ma la tanto amata brasiliana morì prematuramente per la causa italiana nel 1849 nelle campagne ravennate in attesa d’un figlio dell’Eroe dei Due Mondi, aveva solo 27 anni.

BRAMOSIA D’AMORE

La bella eroina rimase sempre il più grande amore di Garibaldi, anche se in seguito ce ne furono altri, molti altri. Caprera era lontana e la solitudine, si sa, acuisce i dolori forti, e fino a tarda età il generale aveva l’animo vivo e sensibile alle bellezze femminili. Ma la troppa bramosia d’amore alle volte ci fa commettere degli errori, come quello che, tra tanti ardori di lenzuola, stava commettendo Garibaldi quando sposò la diciassettenne Giuseppina Raimondi il 24 gennaio 1860. Lui aveva 52 anni.

 

L’ARDENTE GENERALE

 

Lei, Giuseppina Raimondi di Fino Mornasco, nel comasco, era figlia naturale e non legittimata del marchese Giorgio Raimondi e alla nascita fu registrata come figlia di ignoti, si conobbe con Garibaldi a Varese nei primi di giugno del 1859 mente il generale combatteva e lei insieme a un sacerdote, su un calesse, eludendo i controlli degli austriaci, riuscì a recargli un messaggio. L’incontro fu fatale. In seguito si incontreranno, si scriveranno lettere, e la notte del 3 dicembre si conoscono in senso biblico. Il mese dopo le nozze. Ma…

L’INGANNO

Ma, subito dopo la cerimonia delle nozze arriva una lettera a Garibaldi (probabilmente scritta da un cugino di lei e antico amante deluso e abbandonato) in cui si legge che la donna ha una liaison con un terzo, l’ufficiale Luigi Caroli, trasferito a Milano, e dal quale avrebbe partorito in precedenza un figlio nato morto.

LA CONFESSIONE

L’Eroe chiede spiegazioni e Giuseppina confessa, volano parole grosse per l’inganno e da quel momento i due non si incontreranno più. Parte la richiesta di divorzio in quanto matrimonio “non consumato”, sarà una lunga e tribolante vicenda giudiziaria che si concluderà con l’annullamento del matrimonio solo nel lontano 1880.

L’EPILOGO

Sebbene lo scandalo viene tenuto nascosto le conseguenze furono durature. Garibaldi per divorziare chiese l’aiuto di amici influenti e perfino al re, ma come abbiamo visto nessuno poté fare grandi cose, specie nell’immediato. Giuseppina Raimondi visse fino al 1918 e dopo il divorzio si risposò. Il povero Luigi Caroli prigioniero dei russi morì in Siberia nel 1865 dopo essere partito due anni prima per andare a combattere per la campagna di libertà della Polonia.

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