Per alcuni fu un meteorite, per qualcuno più visionario fu addirittura una navicella aliena, per il mondo accademico invece si tratta di un normale processo di erosione. Per tutti, quella che ci si trova davanti, percorrendo la statale che da Trapani porta a San Vito Lo Capo, all’altezza della frazione di Assieni, nel piccolo comune di Custonaci (Trapani), è un’enorme voragine di forma circolare e dalle pareti a strapiombo.

 

GLI IMPATTI DEI METEORITI

Da queste parti la chiamano “Fossa bufara” e da anni è al centro di un dibattito acceso fra scienza e fantascienza. A prima vista, ha tutte le caratteristiche per sembrare un cratere di impatto meteorico. Come è noto, il meteorite è ciò che rimane di un meteoroide quando entra in collisione con la Terra. La maggior parte si disintegra in aria e quindi il contatto con la superficie terrestre è un evento rarissimo, tanto che quei pochi recuperati sono molto preziosi.

LA METEORA PIU’ GRANDE DEL MONDO

Il più grande frammento di meteorite, pesante 60 tonnellate, è stato ritrovato a Hoba in Namibia nel 1920 e altri ne sono stati individuati nei secoli, tutti catalogati nel database mondiale dei meteoriti. Quello di Custonaci non è presente in questo elenco, segno che per la scienza ufficiale non si tratta di un impatto astronomico in questa zona. Ad aver creato questa fossa sarebbe stato, secondo gli studiosi, nel corso dei millenni, l’erosione dell’acqua proveniente da vari ruscelli e il crollo delle pareti per un normale processo geofisico. Sarebbe quindi una formazione geologica carsica chiamata dolina.

ALLA SCOPERTA DEL CRATERE

La visita nel cratere è difficile per le sterpaglie e il terreno accidentato ma ne vale la pena. Al suo interno c’è una fitta vegetazione autoctona e un clima fresco. Gli studi hanno accertato la presenza di calciruditi e brecce risalenti al giurassico, fossili di spugne e di piccoli esseri viventi marini. Questo ha fatto supporre che nel periodo in cui  i dinosauri apparvero sulla terra, le rocce del cratere della “Fossa Bufara” giacevano in fondo al mare.

COSA DICE LA SCIENZA

La spiegazione scientifica però non convince tutti gli abitanti del luogo che raccontano un’altra storia. Secondo una leggenda tramandata da generazioni, la voragine è stata causata dall’atterraggio di una navicella aliena. Gli Ufo sarebbero arrivati in Sicilia prima della colonizzazione greca, sarebbero stati ricordati come gli Elimi e avrebbero eretto come simbolo del loro potere, il tempio di Segesta. Chiaramente i documenti storici dimostrano in modo inequivocabile che questa leggenda non ha alcun fondamento di verità, ma lasciamo sognare gli abitanti del luogo sul fatto che il vicino di casa possa essere il discendente di un extraterrestre.

 

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