È uno degli scrigni più preziosi d’Italia e visitarlo significa viaggiare nel tempo sino ad arrivare a quell’epoca felice della colonizzazione greca della Sicilia. Questo gioiello è il Medagliere, la straordinaria raccolta di medaglie, monete e gioielli antichi esposti al museo Paolo Orsi di Siracusa. La collezione, considerata una delle più belle al mondo per varietà e qualità artistica, si trova nel caveau sotterraneo dell’edificio e si visita in gruppi limitati.

Rosalba Piccioli, al lavoro al Museo Paolo Orsi

ALLA SCOPERTA DI UN TESORO

Ad accogliere i visitatori, Rosalba Riccioli, custode per mestiere ed esperta per passione, eccellente guida alla scoperta di questo tesoro. Grazie alle sue narrazioni, si scopre il lato più autentico della numismatica, legato a un’analisi vera della natura dell’uomo dalla notte dei tempi.

 

LA MONETA PIU’ BELLA DELL’UMANITA’

Moneta antica

Le monete sono ancora oggi testimonianza diretta degli usi e costumi, riflettono la ricchezza di un territorio, la sua vivacità economica e culturale. E mai come nel caso del Medagliere di Siracusa sono storia viva dell’uomo. Ci sono le bellissime monete di Siracusa, uno dei simboli di maggiore splendore del Mediterraneo in età antica, con il volto di Aretusa abbigliata secondo la moda; in alcune monete con gli orecchini pendenti, in altre con orecchini simili ai dilatatori per lobi, tanto in voga oggi.  E mai come nel caso del Medagliere di Siracusa sono storia viva dell’uomo. Alcune sono “firmate” dall’autore, da Kimon, medaglista greco che lavorò esclusivamente per le monete di Siracusa, altre invece sono autografate da Euainetos. C’è la tetradracma del V sec. a. C, riconosciuta come una fra le più belle monete antiche dell’umanità e poi monete persiane, giunte in Sicilia per gli scambi commerciali.

QUANDO LA SICILIA ERA IL CENTRO DEL MONDO

C’è la storia di quel mondo prospero e produttivo che erano le colonie greche sull’isola, città Stato che battevano moneta ma che per commerciare fra loro avevano stabilito un’unità di misura comune a tutte. Nel V secolo a. C. in Trinacria si sperimentava un sistema monetario precursore e probabilmente anche più equo ed efficiente dell’attuale euro. In assenza delle banche, i risparmi si tenevano in casa, si nascondevano in “ripostigli”, per metterli al riparo da malintenzionati o in caso di pericoli. Per ragioni sconosciute, i proprietari spesso non recuperavano i loro tesoretti e questo ha consentito di farli arrivare integri, come se fossero appena usciti dalla Zecca, ai giorni nostri.

UNO DEI PIU’ ANTICHI SALVADANAI

Alcuni di questi posti segreti, individuati nel corso degli anni hanno riservato sorprese incredibili, come il ritrovamento di un contenitore di piombo con alcune monete dentro. Probabilmente era il “salvadanaio” di un soldato che lì riponeva i suoi averi. Accanto a questa stupenda collezione di monete, ci sono gioielli di grande pregio e di meravigliosa fattura. Qualche pezzo ha una foggia tanto moderna da essere in tutto simile a quelli delle attuali gioiellerie, come gli orecchini a cerchio, i bracciali a fascia e le collane. Fra gli altri reperti, spiccano un ferma treccia in perfette condizioni, usate dalle donne per fermare i lunghi capelli e un ciondolo d’oro con un’effigie leonina, realizzato con una precisione tale da stupire per l’accuratezza dei dettagli.

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