Arriva l’estate ed è tempo di gelato. I banconi dei bar si riempiono di vaschette colme di creme e di colori. La Sicilia ha grandi tradizioni riguardo a questa specialità e ha maestri gelatieri conosciuti in tutto il mondo. A consolidare l’assoluto prestigio del nostro gelato c’è lei, sua maestà la brioche, una specialità tutta nostra che molti ci invidiano. Fino a qualche anno fa era introvabile fuori dalla Sicilia. Il panino col gelato, lo chiamava qualche amico continentale. In tanti hanno provato a copiarla, ma in pochi riuscivano a riprodurre la fragranza della nostra brioche, aperta a 180 gradi e riempita di fredda e morbida crema, sormontata dal mitico e ambito cappello, con cui fare una sorta di scarpetta ad inizio degustazione. Qualche gelataio continentale ha anche provato ad usare il cornetto, ma si tratta di un pessimo e squallido surrogato, spacciato talvolta per gelato nel panino siciliano. Nulla di più deprecabile. Da qualche anno parecchie gelaterie, soprattutto del centro Italia, vendono la classica brioche siciliana. Ahinoi, hanno imparato a farla. Peccato che molto spesso venga riempita da deludenti e tristi palline di gelato. C’è ancora tanto da lavorare lassù.

GUSTI PREFERITI

Tralasciando cosa accade fuori dalla nostra Sicilia, ci siamo chiesti quale sia il gusto più venduto e più amato dai consumatori locali. Siamo andati in giro per Palermo e abbiamo intervistato quattro persone, due delle quali non originarie del capoluogo siciliano, ma che da diversi anni ci vivono. Nelle macro-categorie frutta e crema, a vincere è di gran lunga la crema. Il pistacchio – soprattutto quello di Bronte – e la nocciola sono i gusti più amati. A confermarlo è Giorgio Scalia, dipendente della gelateria Cappadonia di Piazzetta Bagnasco: “Abbiamo provato a cambiare le abitudini dei nostri clienti proponendo novità – ci racconta – ma chi ama il gelato resta fedele ai propri gusti. Su tutti la nocciola, il pistacchio e la fragola, che sono i più richiesti”. C’è anche chi fa una distinzione tra gusti prettamente estivi e quelli un po’ più invernali. Il palermitano Andrea Bonanno, per esempio, preferisce il pistacchio e il cioccolato quando fa freddo e il cantalupo, il melone e i gelsi quando fa caldo.

BRIOCHES, COPPETTA O CONO?

Dove lo vuoi messo il gelato? Il nostro sondaggio dice dentro la brioche, ma qualcuno dei nostri intervistati ha giustamente precisato che dipende molto dall’orario. E’ chiaro che la scelta di un gelato per sostituire un pranzo o charlotte gelatouna cena sarà orientata verso la brioche. Ma per un gelato pomeridiano o post cena sono più richieste coppette o coni. Chi ha qualche capello bianco in testa, ricorderà anche la mitica charlotte (detta anche challotta), oggi introvabile. Si tratta di due cialde rettangolari, fatte con gli stessi ingredienti del cono, al cui interno, con una macchinetta adatta, veniva inserito all’incirca un centimetro di crema, anche bigusto. Una specie di cucciolone algida, ma ripieno di gelato fresco ed artigianale. Una tradizione che, purtroppo, è andata perduta e che molti giovani non conoscono.

LE GELATERIE MIGLIORI

Il gelato in Sicilia è buono ovunque, soprattutto quando c’è caldo. Ma gli intervistati si sono divisi tra tradizione e new entry: la gelateria più nominata è Brioscià, a seguire due istituzioni palermitane, Stancampiano e Spinnato. Tra le migliori anche New Paradise, Casa Stagnitta, le gelaterie del maestro cerdese pluripremiato Cappadonia, Oriol e Scimone. Fuori città, ad Isola delle Femmine, Maxim Bar.

INSOSTITUIBILE

In una calda giornata estiva cosa può sostituire un buon gelato siciliano? Probabilmente una granita o una birra ghiacciata potranno allentare la nostra arsura, ma niente può davvero sostituire la dolce cremosità di un gelato, il suo profumo estivo e il suo gelido impatto col nostro palato, che creano interconnessioni neuronali indescrivibili. Soprattutto, e lo scriviamo col petto gonfio d’orgoglio e un po’ di acquolina in bocca, se si ha la fortuna di trovarsi in Sicilia in una mite e tranquilla serata estiva.

PLAYLIST: Gelato al cioccolato – Pupo