E’ il piatto povero dell’estate di ogni siciliano. Bollente, semplice e nutriente. Salutare e gustoso. A volte colorato e a volte meno. E’ la pasta in brodo con i tenerumi, alimento siciliano estivo da consumare assolutamente sotto il sole cocente.

IDEE POVERE

L’ingrediente che rende speciale il piatto è di umili origini. E si rifà alla tradizione povera nostrana. L’isola a tre punte è sempre stata svantaggiata economicamente e per sopravvivere la popolazione si è arrangiata valorizzando qualsiasi alimento, anche scarti di animali (da qui milza, stigghiola et similia) o in questo caso vegetali. Il diktat è “Non si butta niente”. Così, la passione per il cibo incontra la voglia di vivere e resistere per scrivere una storia di lotta contro le avversità.

MA CHE E’?TENERUMI

S’intendono con la parola tenerumi le foglie di zucchina, in particolare di quella lunga: uno speciale ortaggio simile a un serpentello, stretto e allungato, dalla forma a volte leggermente irregolare. Si dice addirittura che la Cucurbitacea sia stata la prima specie di zucca conosciuta al mondo, scoperta e coltivata dai fenici. Pare che sia stata rinvenuta all’incirca nel 7000 a.C. e veniva usata in India e Africa per la realizzazione di strumenti musicali.

NETTARE DEGLI DEI

Nei secoli addietro commercianti e ambulanti erano costretti a vendere ortaggi e frutta per sbarcare il lunario. Delle zucchine rimanevano le foglie e, in pieno stile siciliano, bisognava trovare un modo per valorizzarle. Si scoprì che una volta cotte, non solo erano un’ottimo condimento per la pasta, ma anche una vera e propria verdura: fresca nel sapore, leggermente ruvida e gustosa.

MADE IN SICILY

E’ quello che può essere definito un piatto nostrano, tipicamente siciliano a causa della materia prima difficile da recuperare in altre regioni. Viene consumato in periodo estivo e più caldo c’è meglio è, anche se, in effetti, la particolare pietanza viene servita calda in un brodo bollente. Diventa una sfida nella sfida, quella di sfamarsi e non prendere fuoco. Noi siciliani siamo campioni di questo sport. Mio zio riesce addirittura a mangiarne tre di fila.

A COLORI O IN BIANCO E … VERDE?

Ovviamente, come ogni storica ricetta che si rispetti, a paista chi tennerummi vive in passaggi ben precisi: tipo di pasta? Niente penne, rigatoni ecc. ecc., rigorosamente spaghetti spezzati a metà. Con le foglie, poi, si prepara una minestra. Qui nascono due scuole di pensiero: quelli che preferiscono la ricetta senza l’aggiunta di salsa e chi, invece, ama aggiungere pomodoro per rendere la pietanza più dolce e colorata. Hanno tutti ragione e nessuno ha torto.

INGREDIENTI:

-Spaghetti rigorosamente spezzati
-Rami di tenerumi
-Zucchina lunga
-Aglio
-Olio d’ oliva
-Pomodori pelati (opzionale)
-Pepe, sale

RICETTA

Per realizzare la pasta con i tenerumi iniziate a preparare il “picchi pacchi”: in una piccola casseruola. Fate un soffritto con olio e aglio facendo attenzione a non bruciare quest’ultimo. Unite i pomodori pelati tagliati a dadini. Mescolate, aggiustate di sale e lasciate restringere a fiamma bassa per 15-20 minuti. Ora mettete l’acqua a bollire. Prendete poi le foglie migliori, pulitele e tagliatele a strisce. Sbucciate anche la zucchina, tagliatela un po’ per lungo e un po’ a tocchetti e mettete il tutto in una pentola. Mettete nella pentola che bolle tenerumi e zucchina e lasciate cuocere per qualche minuto. Unite quindi gli spaghetti e cuoceteli per il tempo indicato sulla confezione. Scolate parte del liquido di cottura, unite il sugo preparato in precedenza (per chi lo vuole) e buon appetito!

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