Quante volte abbiamo esclamato frasi del tipo: “Devo studiare di sabato? La mia vita è finita”. Senza renderci conto neanche dell’iperbole mentale che stavamo edificando. Poi arriva Nunzio Spina, playmaker di sitting volley, che è riuscito a risollevarsi da un periodo nero come la notte. Mi ha stregato. La luce nei suoi occhi racconta entusiasmo, la forza che ha dentro è incredibilmente grande e mi sovrasta. Nonostante non abbia più una gamba trova sempre il modo di sorridere e andare avanti. E’ l’esempio di cui tutti abbiamo bisogno per non farci schiacciare dalle piccolezze giornaliere che infestano la nostra mente.

RIDI E IL MONDO RIDERA’ CON TE

“Auguro a tutti di trovare dentro se stessi la volontà di superare gli ostacoli. C’è una vita che è unica e irripetibile” e se ce lo dice Nunzio dobbiamo credergli. In un anno l’amputazione di un arto, la morte di un fratello per ischemia cerebrale e poco tempo dopo anche una cugina. Il motto, però, è sempre lo stesso. “La vita ce la dobbiamo godere”. Fondamentale in questo contesto di rivalsa lo sport. ,La sua squadra di pallavolo da seduti, è un’esperienza che a Nunzio stravolge l’esistenza in positivo. Inizialmente lo aiuta ad andare avanti, poi diventa passione e impegno. Una favola a lieto fine insomma.

UNA TRAGEDIA DOPO L’ALTRA

Il sitting volley è uno sport di normodotati, e il nostro atleta, ex praticante di pallavolo e judo, non si aspettavo di farne parte. Ora è diventato il suo mondo a causa di un caso di mala sanità che gli ha sconvolto il cammino. A Nunzio, per colpa di una trombosi ed errori dei medici, viene amputata una gamba circa un anno e mezzo fa, nel frattempo perde anche parenti e persone care. Un anno tremendo. Ma all’interno della tristezza di un uomo che per lo sport ha corso chilometri tra i campi in erba e legno, la rinascita. “Grazie a padre Massimo e alla comunità di Sferracavallo ho conosciuto questo sport, ma un ruolo fondamentale lo ha la fantastica Linda Troiano che, insieme a suo marito, mi ha fatto rinascere, sono un’altra persona. Mi da spensieratezza”.

THAT’S LIFENunzio Spina

“E’ così che vanno le cose. A volte sei imbottito e a volte sei scannato. E quando sei su, non è tutto bello come sembra. Vedrai, quando sei a terra, sembra che non risalirai più. Ma la vita va avanti. Non dimenticarlo. Mai confidare nei soldi -ad esempio- non sono la realtà. Sembra, ma non lo sono”. Dicevano in un famoso film. La vita è imprevedibile e Nunzio invita tutti a coglierne i fiori. Praticare lo sport aiuta mentalmente donando la caparbietà necessari ad abbattere gli ostacoli. Ma non solo, bisogna avere un’anima autoironica per ulteriori passi in avanti. “Prima, quando avevo le gambe, ero un pallavolista. Ora gioco col culo!”.

THAT’S WHAT ALL PEOPLE SAY

“Inizialmente giocavo per trovare tranquillità mentale”. In mezzo ai normodotati con la voglia di essere capitano. “Non ci sono parole che possano spiegare l’emozione. Spero che altri ragazzi con difficoltà seguano il mio percorso”. Soprattutto considerando che dietro ogni angolo può esserci un errore o una svista che ti sconvolge l’esistenza. “Il mio non è stato un incidente stradale che ti fa mettere il cuore in pace. Ma un errore di medici inutili. Ero cintura marrone di judo, le arti marziali mi hanno insegnato che lo sport è educativo come la scuola. Però in campo l’aggressività ci sta voglio vincere e rispetto agli altri sono agevolato … devo mettere una scarpa sola!”.

PLAYLIST: That’s Life – Frank Sinatra