C’è un quadro che tiene in ansia l’intera comunità di Troina. E potremmo dire anche chi ha a cuore l’arte in Sicilia. E una deputata, Elena Pagana, che reclama chiarezza e lo fa con la solidarietà di tutti i colleghi di un gruppo parlamentare regionale. Una storia, come spesso accade in questo mondo, fatta di bellezza e affari. E stavolta si muove un intero gruppo parlamentare siciliano per azzerare le polemiche e ristabilire la verità. La trama è uguale a tante altre storie e parla dell’attribuzione di un quadro a un grande maestro. In questo caso Tiziano. Ma, Sgarbi in testa, c’è chi dice no, che non è del maestro il ritratto di Paolo III Farnese. Ecco perché i deputati di Attiva Sicilia hanno investito del problema la Regione Siciliana, considerato che il dipinto nel frattempo è stato acquistato dal Comune di Troina.

FARE LUCE

 “Il dipinto Ritratto di Paolo III Farnese attribuito a Tiziano Vecellio, può essere considerato patrimonio storico culturale di grande valore per la comunità troinese e per l’intera regione. Riteniamo, quindi, fondamentale che, a fronte dei dubbi sollevati sull’attribuzione a Tiziano, l’assessorato regionale Beni culturali, ponga in essere le necessarie azioni per far luce sulla questione”.
Ad affermarlo i deputati regionali di Attiva Sicilia, Matteo Mangiacavallo, Angela Foti, Sergio Tancredi, Valentina Palmeri ed Elena Pagana, deputata di Troina e prima firmataria, che hanno presentato una interrogazione a risposta scritta al presidente della Regione, Nello Musumeci e all’assessore ai Beni culturali Alberto Samonà. Nell’interrogazione i parlamentari di Attiva Sicilia ricostruiscono le vicende legate al dipinto, un olio su tela, proveniente dalla collezione privata del pittore troinese Gaetano Miani che, dopo essere stata concessa al Comune di Troina in occasione della mostra “Omaggio a Tiziano” tenuta da luglio a ottobre 2016, era stata acquistata dallo stesso ente locale, nel dicembre dello stesso anno, al prezzo “simbolico” di 56 mila euro.

I DUBBI

Nel 2018 era stata la minoranza in consiglio comunale a sollevare i primi dubbi sull’attribuzione del dipinto  a Tiziano, poi nei giorni scorsi è stato il  critico d’arte Vittorio Sgarbi a manifestare perplessità sull’autenticità dell’opera, il cui acquisto era stato deliberato sugli expertise del pittore Gaetano Miani, padre di Ugo Miani e venditore dell’opera, dello storico dell’arte Maurizio Marini (noto studioso di Caravaggio e del ‘600) e dello storico dell’arte Paolo Giansiracusa.
Per il gruppo di Attiva Sicilia un intervento dell’assessorato beni culturali, che potrebbe disporre una perizia, permetterebbe di porre fine a polemiche e illazioni, stabilendo definitivamente l’attribuzione del dipinto.  Anche perché, qualora il dipinto non fosse attribuito con certezza a Tiziano, si aprirebbe un’altra pagina di questa storia, quella cioè del probabile contenzioso tra acquirente e venditore.