Basta andare su internet ed usare un motore di ricerca che per me per anni era una Vespa utile, per cercare una ragazza e digitare il nome o il titolo o ciò che vuoi, per avere in pochi secondi tutte le informazioni che desideri su qualsiasi cosa di qualunque argomento. Ora dico: il fatto è che per anni ho campato di rendita sulle antiche memorie familiari che mi portavano a ricordare titoli e testi di canzoni ai più sconosciuti.

MINIERA, CHERUBINI E BIXIO

Sapete, sono di una generazione che se voleva accostarsi all’altro sesso aveva poche chanches: o era bello o sapeva suonare la chitarra o sapeva cantare. Capirete bene che scartata la prima, essendo fermo al “giro di do”, per quanto riguarda la seconda l’unica era cantare, ma dovevo trovare una nicchia utile per posizionarmi adeguatamente sul mercato (30 anni di lavoro nel commerciale non si dimenticano). E come fare se tutti, ma proprio tutti, conoscevano a memoria i vari Guccini, De Andrè, Lolli, De Gregori, arrivando persino a cose come le canzoni di Pietrangeli, Della Mea, Manfredi, Gianco e Kuzminiak? Il fatto è che negli anni in cui accadeva tutto ciò io ero uno dei pochissimi capaci di cantare a memoria “Vipera” o “Miniera” e a sapere che questa ultima era di Cherubini e Bixio o a millantare di aver scritto “Due gocce d’acqua” solo per amore di L. che grazie a Dio se la bevve. Solo una sera, ma se la bevve. O cantare il “Tango della gelosia” e via andando.

E ALLA FINE ARRIVA INTERNET

Tutti connessi tramite internet

Tutto questo ormai è passato remoto, roba vecchia. Vai su internet, entri su Google e scopri gli autori di “Miniera”, scopri che la cantarono tra gli altri Claudio Villa e Luciano Tajoli; vai su YouTube e le ascolti pure con i sotto testi. Figurarsi, L. mi avrebbe “sgamato” in sette secondi aggiungendo che la “mia” canzone per lei era già stata interpretata da Nilla Pizzi nel 1956. Viviamo in un’epoca dove ormai per qualsiasi brufoloso sedicenne è facilissimo scoprire chi fosse Natalino Otto ed imparare i suoi testi a memoria. Ammesso che abbia un motivo per farlo se non quello di essere poco sano di mente, mentre io a sedici anni il motivo l’avevo eccome.

AZIONE COLLETTIVA LEGALE

Per tutto ciò ho deciso di avviare un’ azione legale contro i responsabili di tale scempio. Mi dicono che se fossimo tanti si chiamerebbe “class action“, smentendo la mia idea originaria che questo termine indichi un’azione brillante della Terza C. Chi si accoda?


P.s. Senza possedere più le erotiche aspettative di 40 anni fa, ogni tanto vado a cantare con degli amici in una deliziosa taverna e molti trovano tutti i testi smanettando sui telefonini. Oddio quanto mi incaxxo !!!