“Mi hai chiesto una pausa. Poi l’hai chiamata decisione. Come tutti i vigliacchi che si vantano di essere sinceri, ti sei accoccolato tra gomiti e ginocchia e t’è uscita dalle labbra un’ammissione stupida quasi quanto te: “Mi sono innamorato di una bionda.”

“LEI CHI È?”

Avrei voluto essere tanto orgogliosa da risponderti che già mi era sbucata la sua foto dal tuo cellulare e che era meno bella di me, ma tu mi hai preceduto: “Non è nemmeno bella come te. Non ha la tua cultura né la tua eleganza. Lavora in un centro commerciale, sta tutto il giorno in piedi. Ha un forte accento calabro.” Insomma, non è una donna del mio calibro.

ODI ET AMO

Potrei e dovrei odiarti, scaraventarti insulti, piatti e bomboniere, ma non ci riesco. “Questi ti basteranno per un bel po’ ” Dici, lasciandomi i verdoni tra le dita con cui ti graffierei, se soffrissi un po’ meno. ” Le bionde non ti sono mai piaciute…”È l’unica sciocchezza che mi senti dire, prima di raccogliere il trolley e varcare l’uscio di casa.

BUGIARDO E INCOSCIENTE

“Tanto ti passerà!” Questo è il mio saluto, bugiardo e abbandonato al tuo silenzio. Sto guardandoti uscire dalla stanza e dalla nostra vita, e mentre apri la porta con un gesto deciso, ti imploro, senza alcun decoro: “Lasciala socchiusa, almeno questo“. La richiudi alle spalle. Sbattendomela in petto.

 

Plyalist: Io vivrò senza te – Lucio Battisti