Una ferita ancora aperta, nonostante siano passati dieci anni da quella infelice frase di Fabrizio Miccoli, ex capitano del Palermo calcio. Maria Falcone non ha ancora perdonato e forse mai lo farà, nonostante il campione leccese abbia più volte manifestato pentimento per quel fango che gli scappò dalla bocca, forse per farsi bello con amici di un certo tipo o forse solo per farli ridere

LE PAROLE DI MARIA FALCONE

Poche parole dette tutte d’un fiato. Di quei giorni preferirebbe non parlare, perché in qualche maniera rievoca altre ferite ancor più profonde, le critiche a Giovanni Falcone che arrivavano dal suo mondo e da quello delle istituzioni. “Non mi interessa nulla di questa persona. Se si è ravveduto e si è pentito per quello che ha detto è meglio per lui. Non si tratta di perdonare. E’ un argomento che mi dà fastidio riprendere perché quella frase che pronunciò brucia ancora”.

UN BAMBINONE

“A quell’età non si può essere ingenui – spiega ancora Maria Falcone – Sono una persona che dice sempre che al primo posto c’è la responsabilità per quello che diciamo e per quello che facciamo”. Il Procuratore Generale di Palermo Ettore Costanza ha chiesto per Fabrizio Miccoli  la condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione per estorsione, aggravata dal metodo mafioso, confermando il giudizio di primo grado. Ad ottobre verrà pronunciata la nuova sentenza.

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