Una signora di Monreale, grosso paese alle porte di Palermo, un bel giorno reclamò un guasto alla propria linea telefonica. Dopo poco tempo un tecnico SIP si presentò in casa della signora che lamentava un malfunzionamento della suoneria del telefono. Aggiunse però di essere in grado di sapere lo stesso quando c’era una chiamata in arrivo perché, anche se non squillava il telefono, il cane si metteva ad abbaiare e non la smetteva sinché non si fosse risposto.

 

IL CANE E LA SUONERIA

Il tecnico ascoltò perplesso la storia del cane ed avviò le prove di rito. Con molto stupore verificò non solo che la suoneria non si attivava al momento della chiamata ma anche che contemporaneamente, cosa che sembrava assurda, effettivamente il cane s’era messo ad abbaiare.

LA CHIAMATA IN ARRIVO

 

Pensando ad una semplice coincidenza riprovò e nuovamente la suoneria non funzionò e nuovamente il cane, abbaiando, fece sapere che c’era una chiamata in arrivo. A questo punto il tecnico, molto incuriosito dall’insolita situazione cui non sapeva dare una spiegazione logica, chiamò il proprio assistente. E questi, impregnato da un sano scetticismo pragmatico, rifiutò di credere a questa storia strampalata e decise di recarsi presso l’abitazione della signora per rendersi conto di persona della cosa.

NON SBAGLIAVA MAI

 

Una volta arrivato, l’assistente si fece raccontare di nuovo tutta la vicenda. E, pur non dando credito a spiegazioni paranormali dell’accaduto, non poté fare a meno di ammettere che all’arrivo di ogni chiamata la suoneria non funzionava. Ma il cane, senza mai sbagliare un colpo, avvertiva tutti mettendosi ad abbaiare.

L’ILLUMINAZIONE

 

L’assistente a questo punto si mise a rimuginare grattandosi il capo con fare pensieroso, cercando di individuare qualche plausibile spiegazione del fenomeno realmente riscontrato. E finalmente, dopo un paio di minuti di analisi in cui passò in rassegna decine di ipotesi, si illuminò come fulminato da improvviso colpo di genio.

IL PASTORE TEDESCO MIKI

 

Chiese alla signora qualche ulteriore informazione sul cane. La signora rispose che si trattava di un bellissimo pastore tedesco di tre anni, molto intelligente e vispo, di nome Miki. E così dicendo condusse l’assistente nel giardino di casa dove teneva il cane per mostrarglielo.

IL CAVO PENZOLANTE

 

L’assistente osservò con attenzione il giardino, poi il cane ed infine venne preso da un moto che sapeva, contemporaneamente, di ilarità irresistibile e di pena indicibile. Lungo il muretto di cinta del giardino notò infatti penzolare il cavo telefonico volante con cui era stata portata la linea in quella casa.

IL GUINZAGLIO

 

Al cavo era attaccata, con un anello metallico, la catena cui era legato con un guinzaglio, anch’esso di metallo, l’animale. Lo sfortunato Miki, andando avanti e indietro aveva spellato il cavo, provocando in tal modo un contatto fisico fra il sistema tutto metallico, anello, catena, guinzaglio e cavo in rame.

LA SCOSSA

 

Ed a questo punto la spiegazione, tutt’altro che paranormale: ogniqualvolta arrivava una chiamata, il povero cane veniva attraversato da una a dir poco fastidiosa scossa. La dispersione di corrente determinava non solo il malfunzionamento della suoneria, ma anche le abbaiate furibonde di Miki.

 

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