Il più violento e sfacciato je accuse marcia su facebook come una catena di sant’antonio, di quelle che odiamo e schiviamo, peste moderna della comunicazione in rete. Siamo stanchi è il tormentone virale, l’affresco contemporaneo di un certo modo di vivere Palermo. E di essere palermitani. Difficile risalire all’autore originario. Ma neanche tanto essenziale, perché grazie alla rete il pensiero è più che condiviso. Non è di tutti, ma di molti. Purtroppo. (a.s.)

I CAFONI

Siamo stanchi. Siamo stanchi della vostra prepotenza, delle vostre facce di lampada a dicembre come ad agosto, delle vostre urla sguaiate, delle suonate di clacson alle 3 di notte sui vostri motorini rubati. Siamo stanchi della vostra cafonaggine, dei vostri vestiti da 1.000 euro per poi sembrare i clown della buonanima di Moira Orfei.

LA VOSTRA IGNORANZA

Siamo stanchi della vostra ignoranza, delle vostre figure di merda non appena aprite bocca e a cui siamo costretti a vederci accomunati. Ci danno la nausea i vostri capelli unti tirati dietro, i vostri orecchini a lampadario e il vostro pressocchè nullo senso del contesto e del buongusto.

CI VIENE L’ORTICARIA

Non ne possiamo più del dovere pagare ogni volta che parcheggiamo perché voi dovete campare, ma non vi siete mai preoccupati del come. Ci viene l’orticaria quando sentiamo i vostri mugugni tribali racchiusi tutti i 3 o 4 parole chiave (capo, cucì, figghi i pulla, oh test’i minchia).

NON CONOSCETE IL SENSO DEL DOVERE

Siamo stanchi della vostra prepotenza alla guida, della vostra inesistente attenzione all’ambiente, del fatto che ancora gettate l’immondizia per strada. Simo stanchi di dovere tirare a campare appresso a voi, perché non sapete cosa siano l’efficienza e il senso del dovere.

NON CHIAMATEVI PALERMITANI

Siamo stanchi di dovere vivere su un tesoro inestimabile e di doverci accontentare delle briciole perché voi siete la schiuma dell’umanità. E non chiamatevi palermitani, perché il vostro nome è e sarà per sempre uno: #melma.

Playlist: The world is a ghetto- War