Un giorno un amico decide di mostrarmi una ricetta. Entra su youtube, ma non seleziona la pagina Masterchef o del Gambero Rosso, cerca invece tale IDDU. “Chi? -Esclamo-“. “Iddu Iddu, se guardi un suo video non lo molli più”. E aveva ragione. Giovanni Sanzo 37 anni, alias IDDU, è colui che parodiando chef del web e doppiandoli in siciliano si è preso un posto d’onore nella Hall of Fame di internet. Avete mai visto la sua (più o meno) ricetta della granita? E il lombo di maiale? 25.000 follower, una marea di comiche interpretazioni che sono diventate virali e una pagina che esplode di like. Ma iddu cu è? (Lui chi è?) Giovanni Sanzo è nato in via Montalbo a Palermo ma già a 19 anni si è trasferito a Vicenza.”E muriu u cane”.

PARLA COME MANGI

Iddu è Iddu. E’ Lui. Così come lo vedete, o meglio sentite, nei video che spopolano su internet. “Nella vita commento tutto. Quando attacco a parlare non la finisco più e amo cucinare. Siccome ormai sono diventati tutti chef su internet e si fanno i video mi sono messo a fare le parodie su ste ca*ate”. Esperimento riuscito direi. “Poi mi sono riascoltato e ho riso come un pazzo, come se non fossi io, non mi riconoscevo neanche. Mi son detto: carico un video sui social e vedo che succede”. Centinaia e centinaia di mi piace. “La gente si diverte, questo è il mio scopo  e da la forza per continuare a farli”.

Lombo di maiale #PA/rodia #Palermitana

Lombo di maiale #PA/rodia #Palermitana

Pubblicato da IDDU su Mercoledì 10 luglio 2019

ISPIRAZIONI? LE MIE

Nessun esempio per Giovanni, da quando fa questi suoi video non sente l’esigenza di copiare nessuno. “E’ una cosa mia. Quando rido devo cadere dalla sedia”. E tu riesci a sorprenderti? “Se muoio dalle risate lo carico. Sono spontaneo, lo faccio e lo posto”. Il primo video non si scorda mai. “Quello dei polipetti erta proprio spontaneo”. Come tutti gli altri sui video del resto. “Voglio mantenere la coerenza. Io sono accussì, perché devo cambiare? Devo essere libero di accendere il computer, vedere un video che mi piace e mettere in registrazione. Nel 90% dei casi comu finisce si cunta. Non ho tempo di fare progetti, faccio il metalmeccanico, non è un personaggio studiato. Ci siamo fino a qua?”

IDDU E’ ACCUSSI’

A Vicenza, Giovanni, il siciliano lo parla poco e, quindi, il dialetto nei video diventa un modo per tornare alle origini. “Io mi definisco sistemato/scafazzato”. Il suo umorismo è innato. “E’ come quando sei fuori con gli amici. alla fine, vedi una cosa e la commenti. Anche nei post ogni commento è una battuta. E questo mi piace”. Iddu è così, un amico con cui uscire il sabato che parla e non la finisce più. “Dico ca**ate tutto il giorno e la mia compagna non mi può sentire più. Quando guardiamo la tv ed esagero con i commenti, lei a un certo punto grida di cambiare canale perché sono uno che si fissa sui particolari.

IL POTERE DI UNA RISATA

“Ho ritrovato un sacco di amici. Molti mi facevano i complimenti sui post e io pensavo tra me e me di conoscerli. Allora inviavo un messaggio privato, lasciavo il numero e mi contattavano. Ho riscoperto amici di infanzia”. Magari al grido di “Giusè, scafazzato vedi che sono io, sono Giovanni. Hai perso la memoria?”. “Sono un palermitano scafazzato e così morirò”.

SICILIANO DOC

Com’è stato lasciare la Sicilia? “Dopo diciannove anni ancora ho ancora voglia di tornare, ma la mia vita è qua. C’è poco da fare ormai. Vado a Bagheria dove ho una casa quasi ogni anno, mi mancano il mare, il cibo, i cristiani e u buiddiello (fare baldoria). Però se non fossi andato fuori non avrei realizzato questo piccolo progetto”.

ITALIANO? SI VABBE

“Molti mi dicono di parlare italiano. Ma perché devo parlarlo io che sono siciliano e non so accucchiare (mettere insieme) due parole?”. Ma no, ti ho sentito, lo sai parlare. “Si dopo diciannove anni fuori mi dovevo pur fare capire”. Scoppio a ridere. “Però non mi devo allargare, devo essere coerente. Certo se poi nasce qualcosa mica lo butto”.

“Tu sai cosa devi scrivere? Quello chi capisci di sta telefonata, mettici quattro parole a piacere” 

PLAYLIST: TUTTI PER LA PRESS – ALAMIA E SPERANDEO