Rosicavo ieri sera guardando la conferenza stampa del premier Giuseppe Conte con ai fianchi a mo’ di alfieri alcuni ministri. In particolare con Lucio mio, figlio di un liceo minore (così mi piacere sfottere da sempre quelli dello scientifico) , eravamo in attesa della conferma delle news sui destini presunti dell’anno scolastico oramai inficiato , pardon  infettato, dal virus. Rosicavo ma sopratutto aspettavo che spuntasse Lei, nostra Ministra della pubblica istruzione, Lucia da Siracusa, la Prof Azzolina che divide et impera in materia scolastica.

AI MIEI TEMPI C’ERA LA FALCUCCI…

Sì, perché dovete sapete che l’invidia si e’ impossessata del (quasi) cinquantenne che scrive, avendo avuto ai suoi tempi di studente al dicastero di rifermento la più che matura signora Franca Falcucci. Con tutto il rispetto per la senatrice democristiana , competente e combattiva e per molti una delle migliori figure mai viste  al ministero della scuola , la Ministra Azzolina passerà alla storia nel ricordo di un particolarissimo anno scolastico e, non in subordine,  per un physique du role, per così dire, di fresca  gradevolezza.

VENTIMILA LIRE PER UN QUATTRO E MEZZO

Sì, rosico e non solo sul fronte dell’Istituzione incarnata , ma anche su quello del mio percorso scolastico che fu, me ne farò una ragione,ma rosico. Infatti, per darvi un’idea il più possibile esaustiva della mia carriera di studente al liceo ginnasio Giovanni Meli in Palermo, racconto sempre della reazione di mio padre ad un 4 e mezzo in una versione di greco al terzo anno. Eravamo a cena , dall’emozione si affogo’ con l’acqua e mi regalo’ a margine della serata ventimila lire, una banconota immensa per dimensioni e di buon valore al tempo.

IL DESTINO SEGNATO

Memore di cotanti successi a iosa , in annate scolastiche destinate  a “rimandature” sicure come il fato di classica memoria, un destino segnato, certo e ineluttabile, l’attuale scenario ipotizzato  con promozioni per tutti gli studenti (eccezion fatta per la maturità)  non può che lasciarmi in uno stato di incredulità mista a stupore , inimmaginabile come ciò’ che stiamo vivendo in questi tempo di Covid.

 

Registro, tuttavia, nei ragazzi una presa di coscienza del fenomeno, raggiunta gradualmente, col passare dei giorni e del susseguirsi degli eventi. Se in un primo momento la sospensione delle attività era stata accolta con la leggerezza tipica della gioventù, una consapevolezza responsabile ha man mano preso campo e specie la clausura forzata e gli atteggiamenti imposti hanno fatto anelare un ritorno alla normalità’ fatta di  levatacce mattutine , professori indigesti, verifiche e voti. La restituzione di un qualcosa valutato e calibrato nella privazione e per questo valore ancor più prezioso. E il rosicar m’e’ un po’ più dolce in questo mare.

P.S. Ho voluto trattare appositamente con leggerezza un tema spinoso come il momento che viviamo. Dico a chi studia di avere fiducia e resistere e che sarà bellissimo raccontare di questi giorni con un sorriso più consapevole.

Playlist: With a little help from my friends – Joe Cocker