L’acca è muta. Così intonò, senza mezzi termini, quell’irriguardosa della mia maestra. La disegnò con estrema attenzione. La mano serrata al gessetto ridefinì i tratti. Gonfiati a dismisura.
UN TEMPO ASSASSINO
Per poi esibirsi, con tutto un repertorio di gesta e suoni, a dimostrarne il mutismo. Saltellando avanti e indietro come un avvocato pazzo in un aula di tribunale. Aprendo e chiudendo convulsamente le labbra. Trattenendo il fiato per un tempo assassino.
IMMOBILE E NUDA
L’acca muta rimase immobile e nuda. L’impietosa lavagna ne tracciava il profilo. Per aver voce doveva accompagnarsi. Necessariamente. Sola e contrita. Come cavia. In attesa di servire. Mi sembrò terribile. Si era fatta fregare da grafemi astuti e prepotenti. Il mondo mi apparve improvvisamente buio.
LACRIME DI DIFESA
Provai tanta di quella pietà, che decisi di sposarne l’intera causa. Per porre termine a quel massacro inscenai un pianto in piena regola. Cosicché la maestra fu costretta a lasciare in pace l’acca muta per occuparsi delle mie lacrime. Sorde e moltiplicate. Mai difesa fu più estenuante. Resistetti implacabile. Fino al suono di quella benedetta campanella. Che mi arrivò come una stretta di mano. Puntuale e gentile.
L’immagine della H, muta, in questo delizioso raccontino di Rachele è immediatamente, senza mezzi termini, associata a un pianto infantile ostinato e ancestrale. Di fronte all’impietosa lavagna che tracciava la sua invisibilità di voce mai singola ma sempre ridotta a stampella altrui, ecco sorgere la tenace ribellione per una consonante bi-sfrattata come una mal tollerata sorella minore. ‘ Incarnante in tutto e per tutto una caparbia autorità scolastica tribunalizia, L’ “irriguardosa maestra”, stigmatizza e incasella la diversità come difetto e mancanza, e neanche a dirlo, non c’è davvero da stupirsi se in conseguenza la Marino finisce efficacemente per condensare “Il mondo mi apparve improvvisamente buio”. Come in molti altri racconti, la narrazione di un esperienza si fa apologo con una scrittura vivace quanto incisiva.