C’E’ UN MEDICO IN SALA? LAUREATI IN TUTTOLOGIA

Internet è una grande risorsa, una sorgente infinita di informazioni a cui attingere per aumentare il nostro grado di conoscenza. Purtroppo questa enorme massa di dati sta accrescendo un esercito di tuttologi che hanno smarrito quella neanche tanto sottile linea di confine che separa la la conoscenza dalla supponenza.

IL WEB E LA MEDICINA

Uno dei comparti più usati ed abusati dagli internauti è quello medico. E così improvvisarsi medico per se stesso e per i propri cari diventa facilissimo: basta semplicemente scrivere il sintomo su un qualsiasi motore di ricerca per trovare immediatamente la diagnosi e la cura. C’è addirittura chi –digitando la propria paranoia, pardon, sintomatologia – ha scoperto di essere già morto da qualche settimana.

TUTTI SPECIALISTI

Compà oggi ho un mal di testa…”“E pigghiati un Oki”, “No compà è ketoprofene, non mi fa niente. Semmai ora vedo se trovo qualcosa a base di ibuprofene”“E vabè ma sempre di Arilpropionici stiamo parlando”. No, non siamo ad un convegno medico – scientifico e a discutere non sono due medici. Probabilmente sono un ragioniere e un muratore o un geometra ed un idraulico. E nonostante non sia solo l’idraulico – per mere questioni professionali – a non capire un tubo di medicina, oggi siamo ugualmente tutti medici. Anzi, tutti specialisti.

MEDICINA FAI DA TE

Ormai il dottore lo cerchiamo come estrema ratio al problema, quando la nostra cura-fai da noi non ha dato i risultati sperati.“Dottore, per questo bruciore che ho all’altezza del colon si ricorda che mi ha detto di prendere il Maalox?”,“Si Giuseppe, mi ricordo. Quindi?”,“Guardi io mi sono informato su internet e ho preferito prendere 20 mg di Scopolamina 4 volte al giorno.Che ne pensa?”.“Giusè, mi ricordi che lavoro fai?”“Il pizzaiolo, dottò.”“E quindi, dimmi, nella pizza ci vuoi solo pomodoro e mozzarella o ti posso mettere pure prosciutto e funghi?”“Ma quale pizza, dottò?”“ ‘ncà! Se tu da pizzaiolo riesci a farti diagnosi e prescrizioni mediche vuoi che io, da medico, non sappia farti una bella margherita?”

EFFETTI COLLATERALI

Quali sono, quindi, i rischi di tutto questo? Semplice. Intanto una crescita esponenziale del tasso di disoccupazione fra i laureandi in medicina ed in secondo luogo un aggrovigliarsi vorticoso delle professioni e dei mestieri. Perché se dal benzinaio chiedo un controllo sulla pressione delle gomme e lui mi risponde “110 su 70 e 65 battiti al minuto”, c’è confusione. C’è tanta confusione. Ora vi lascio. Scusate, ma devo andare a portare l’esito della risonanza magnetica al fruttivendolo. Speriamo bene.

 

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