I medici durante i prelievi rimangono basiti perché Casimiro Di Fiore nelle vene, invece del sangue, ha vernice di colore rosa e nero. Assurdo. Ma mica tanto se si pensa che l’artista nostrano con la squadra di viale del Fante c’è proprio cresciuto. Tra un disegno e l’altro s’intende. Allo stadio ci si arrampicava, si scavalcava, si correva e si sudava; di tutto per quell’amore chiamato Palermo. Ma un giorno la vita ci mette lo zampino e Casimiro, per lavoro, ha dovuto lasciare l’isola e la squadra del cuore. Con le sue pitture caricaturali dell’universo rosa, però, riesce sempre a stare con lei. E la sua pagina social ha preso il volo.

UNA SPORCA STORIA D’AMORE

“In estate ho due mesi liberi e torno sempre a Palermo”. Si perché Casimiro, insegnante d’arte, per lavoro vive a Maranello in provincia di Modena, insomma, lì dove corrono le macchine della Formula 1. Ma è difficile stare lontani dai propri colori. “Non mi dire niente. In Sicilia ho la famiglia, il cibo è buono e il mare fantastico. Però in alcuni quartieri c’è immondizia ovunque, ed è vero che siamo incivili, ma non ho neanche mai visto uno spazzino pulire a terra da quando sono qui in vacanza”. Una combo tremenda.

VOGLIA DI ROSA

Ha sempre disegnato, sin dalla tenera età. “Le mie passioni sono due: il disegno e il Palermo“. Ed è riuscito ad unirle in una pagina, Cartoon Rosanero, che accoglie migliaia di like e follower. “E’ nata da un’esigenza. Mi trovavo al nord e non sapevo come vivere senza la mia squadra, all’epoca neanche avevo la pay per view. Mi mancava interagire con i tifosi e partecipare a discussioni. …Interagire vuol dire anche litigare”. Giustamente, ma fa tutto parte del gioco.

PIU’ ROSA, PIU’ NERO, PIU’ MIRRI Mirri Casimiro Di Fiore

“Non capisco perché la gente debba essere prevenuta sulla nuova società. Il rischio che divorino un fantomatico capitale non c’è”. in effetti sono rimasti solo i chiodi. “Peggio di così non può andare. Inoltre Mirri mi ha fatto un’ottima impressione. Era un ragazzino con gli occhi lucidi e contento per il nuovo giocattolo. Ho avuto il piacere di parlargli anche per telefono. Voleva ringraziarmi per una caricatura che gli avevo fatto”. Chissà, magari con la nuova società potrebbe nascere una collaborazione.

QUEL PALLONE A SCACCHI

Per Casimiro calcio sempre e comunque. Che sia in campo, con gli amici del calcetto o in tv nei cartoni animati. “Ho iniziato disegnando Holly e Benji. Da piccolissimo papà mi portava a Trapani a vedere le partite. Crescendo le ho viste tutte. Ricordo il gol di Vasari al l’83esimo contro la Pistoiese, le fucilate di Biffi che uccideva i giacciolari. Oppure quando Favo alzò la Coppa Italia“.

COME IL REAL MADRID

E ha nel cuore un’altro giorno in particolare, quello di Lecce Palermo 1-7. Giocava Campilongo che fece ben 5 gol. Non avevo mai visto una cosa del genere. Dopo la partita cercai foto sui giornali per fare i suoi disegni. Alla fine feci Holly che correva in campo e nella maglia dietro gli scrissi Campilongo. In verità quell’anno ne fece solo otto in tutto il campionato”.

QUELLA VOLTA A SCUOLA

Il tifoso palermitano rimane spesso legato alla sua squadra, soprattutto perché, quando è lontano, è identificativa della sua terra. Ovviamente è una passione che deve essere tramandata accuratamente da padre in figlio. “Con il mio piccolo ci provo. Essendo insegnante cerco anche di influenzare i miei alunni. Tempo fa dovevamo partecipare a un torneo di pallavolo e calcetto, era uno dei giorni in cui il Palermo rischiava il fallimento, e mentre facevo l’appello i ragazzi hanno tirato fuori la maglia rosa. Ventiquattro studenti che mi hanno reso felice in un periodo nero”.

PALERMO NEL CUORE

E’ una fissazione la sua. “Se vado a comprare il pane a Maranello penso alla mafalda. Se cerco la salsiccia la voglio come la preparano da noi: condita con il finocchietto”. Vede la Sicilia ovunque. “Ora ho Cartoon Rosanero. E’ iniziato tutto con un disegno inviato alla pagina Universo Anticatania: un elefantino sodomizzato da un’aquila”. Quella vignetta è diventata virale e ha collezionato centinaia di like. La conosce ogni tifoso. “Da lì, visto l’apprezzamento del pubblico, Cartoon Rosanero è diventato realtà”.

Casimiro Di Fiore Palermo

FERRI DEL MESTIERECasimiro Di Fiore

Prima il lavoro di Casimiro era immane. Realizzava un disegno a mano, poi lo scannerizzava e aggiungeva i dettagli con il pc. “Adesso uso la tavoletta grafica e la situazione è migliorata. Prima facevo vignette più realistiche ora sono più sarcastico. Cerco di variare per non annoiare mai”. La pagina è sempre aggiornata non solo con disegni ma anche con le ultime notizie del mondo rosa. “Al nord mi sento solo. Sui social pubblico un post e comunico con le persone ad esempio”.

NEGLI ANNALI

“Oltre la chiamata di Mirri, la mia più grande soddisfazione è stata creare la mascotte del Palermo per l’album di figurine Panini. Leggendario. Ho un rammarico però: nessuno della vecchia società mi ha mai ringraziato. Avevo anche presentato un progetto, ma non mi hanno mai risposto. I calciatori, invece, sono sempre stati educatissimi. La moglie di Barreto dopo un mio disegno voleva ricambiare ad ogni costo la gentilezza anche con soldi. Gli spiegai che veniva dal cuore”

IL NUOVO LOGO

Superare quello vecchio è difficile. “Se non impossibile. Quello vecchio era già moderno ed era stato proclamato tra i loghi più belli del mondo. Il nuovo logo lo vedo bene. Molti criticano il fatto che ci sia troppo bianco. Ma è un file in trasparenza, ci sarà uno sfondo. In parole povere il bianco, sulla maglia, sarà rosa”. Parola di Casimiro Di Fiore.

PLAYLIST: TAKE ON ME – A-HA