“Sono forestali gli addetti antincendio che stanno dando un contributo fondamentale nella gestione dell’emergenza a Stromboli. Come lo erano quelli che sono stati operativi nell’esondazione del fiume Milicia dell’inverno scorso e quelli che ogni estate affrontano la piaga degli incendi, con enormi rischi per l’incolumità personale e con stipendi da fame. Eppure ancora qualcuno si azzarda a criticare questi lavoratori, senza i quali oggi ci sarebbe un’emergenza nell’emergenza, per l’indispensabile contributo che danno in situazioni davvero difficili”.

FANNO FINTA DI NON CAPIRE

Così ci scrive Pierluigi Manca, segretario generale della Fai Cisl Sicilia, commentando il nostro articolo che racconta la vita di un operaio forestale addetto all’antincendio. “Un nostro collega – continua Manca – che fotografa una realtà sotto gli occhi di tutti, ma che in tanti fanno finta di non capire. Da decenni chiediamo di riorganizzare il settore forestale con una riforma seria e compiuta. Pare che adesso si sia a un giro di boa. Il presidente Musumeci e l’assessore al ramo, Bandiera, hanno annunciato che a breve sarà finalmente pronto un disegno di legge specifico”.

LA TUTELA DELL’AMBIENTE

“Noi chiediamo – continua Manca – che si valorizzino queste professionalità, con un programma concreto di tutela e manutenzione del patrimonio ambientale e di prevenzione dal rischio idrogeologico, anche impegnandoli in ulteriori attività nei Comuni siciliani in aggiunta a quelle che abitualmente svolgono nel bosco prevedendo contestualmente un incremento delle giornate lavorative”.

RIORGANIZZARE L’ESA

Per il segretario della Fai Cisl Sicilia, “va varato un piano complessivo che riguardi il sistema ambientale nell’isola, con la riorganizzazione dell’Esa, dei consorzi di bonifica e della forestale”. “Continua a girare la favoletta secondo cui i forestali in Sicilia siano più che in altre parti d’Italia. In realtà – spiega Manca – non è così. Il lavoro che qui svolgono i forestali, in molte regioni del Paese è dato in appalto ai privati”.

SENZA FORESTALI NON C’E’ TUTELA

“Il risultato è che, al contrario di quanto qualcuno pensi, questi servizi costano meno in Sicilia che altrove. Senza la risorsa ambientale – chiosa Manca – non c’è futuro per l’isola. E senza i lavoratori che se ne occupano, come quelli dell’Esa, dei consorzi di bonifica e i forestali, parlare di tutela e di prevenzione del territorio, è impossibile”.

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