Bambino prodigio e fisico nucleare, a lui è stata addirittura dedicata una serie tv. No, non è Big Bang Theory e questa non è la storia di Sheldon Cooper, ma la storia di un catanese, Ettore Majorana. Uomo di scienza proprio come i colleghi della fortunata serie cult americana, la sua intensa vita è stata costellata di formule e numeri, per la gente comune incomprensibili.

CI VUOLE UNA VITA NORMALE PER ESSERE SPECIALI majorana1

La sveglia alle 6, ogni mattina. Ettore Majorana sedeva a capotavola e accanto a lui i figli. Ciascuno in famiglia avrebbe dovuto coltivare una passione, portare avanti uno scopo nella vita, secondo le proprie attitudini e seguendo i suoi gusti. Poteva trattarsi di fisica, giurisprudenza o ingegneria, l’imperativo era sempre e comunque ‘impegno’. Una fotografia di ciò che era arriva dal nipote Fabio, che racconta con dovizia di particolari la vita di ogni giorno del genio della fisica, negli anni ’30. Uomo acuto e anche simpatico, era appassionato non solo di numeri ma anche di letteratura.

TUTTO CALCOLATO?

Ettore Majorana scomparve a trentuno anni. E’ passato quasi un secolo e le cause non sono ancora chiare, ma per il nipote un uomo di scienza non lascia nulla al caso: “Alcuni giornalisti mi hanno detto che mio zio è vivo, ha sempre trent’anni e lavora al centro per la terra con i marziani – spiega Fabio –  Lascio aperta qualsiasi ipotesi ma tanto, se lo trovo non saprei che dirgli”. Se ne occupò pure una puntata di Chi l’ha visto e un magistrato di Roma decise di aprire un fascicolo con tanto di identikit basato sulle foto dei parenti. In base a quelle caratteristiche fisionomiche, il 30% dei volti umani risulterebbe compatibile: “Una prova del dna avrebbe avuto più senso”. Niente servizi segreti secondo il nipote, solo depistaggi e confusione. La sua storia adesso è in cinque episodi. A raccontarla sono gli attori Sergio Vespertino e Miriam Cappa.

NERD D’ALTRI TEMPI

Nulla a che fare con le classiche storie di mafia, ormai un cliché per il made in Italy. No, la Slinkset (start up romana ma dal dna siciliano) ha voluto puntare tutto sull’intelligenza, sperando che torni di moda. Tutti d’accordo: il produttore ragusano Daniele Occhipinti e gli sceneggiatori palermitani William Lombardo e Gianni Cannizzo si sono detti, raccontiamolo, ripensiamolo, come giovane uomo e non come personaggio. Uno che oggi sarebbe un nerd qualunque, magari anche sottovalutato.

LA RADIO

E allora ecco La radio “una serie web di cinque puntate che nasce come costola e spin-off del cortometraggio La particella fantasma dove la scomparsa del fisico viene vista da un’altra prospettiva. Nella serie, si cerca di approfondire la figura di Gilda Senatore, proprio l’ultima a incontrare Ettore Majorana”, racconta Gianni Cannizzo che ne ha curato anche la regia. Gilda Senatore, nel bel mezzo di un matrimonio combinato, si interessa alle equazioni dello scienziato e riceve in regalo da un pretendente una radio. Questa sarà la partenza per un “mistero sempre attuale, non solo legato al caso poliziesco e alle indagini – spiega il regista  – È un’analisi delle implicazioni umane legate alle ripercussioni sulla famiglia e sulle persone a lui vicine. Majorana oggi influenza ancora la scienza moderna”. Intelligente, misterioso e di peso. Fosse nato in America, sarebbe certamente un personaggio di Big Bang Theory.

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