Sono degli anni ’90 e sono un italiano medio. Guardavo il Festivalbar, ascoltavo Britney Spears, giocavo col Gameboy e con i Beyblade, poi lasciavo tutto perché nel primo pomeriggio c’erano i cartoni animati: Lupin III, Conan, One Piece, Dragon Ball e i mitici Pokémon. E ancora oggi me li ricordo. Quei pupi colorati hanno fatto la mia generazione.

DAI CARTONI AL GAMEBOY

C’erano i fumetti, i film, i giochi di carte e quelli per la Playstation. Con gli amici ci incontravamo per strada, trovavamo un gradino e iniziavamo a giocare con il Gameboy. Quando ad averlo era solo uno di noi, gli altri si incucchiavano le teste e per questo motivo una volta mi dovetti rasare a zero. Avevo preso i pidocchi da un altro bambino.

L’UNIVERSO DI PIKACHU

Per curiosità scrivo su Google la parola “Pokémon” e trovo ancora oggi un universo. C’è persino una comunità, la Pokémon Millennium che è la più numerosa su Facebook (92 mila follower), voglio saperne di più e parlando con uno di loro mi rendo conto che il fenomeno è quanto mai in salute: “Più che un singolo fan medio il brand Pokémon ne possiede due – mi spiegano – il fan di lunga data, nato negli anni ’80/’90 e con una carriera video ludica cominciata con Game Boy alla mano; e il fan “Junior”, che vi si è avvicinato grazie al Nintendo 3DS ma che non ha nulla da invidiare in quanto a entusiasmo e trasporto nei confronti della serie al primo. Tutti i fan Pokémon hanno in comune la passione per il collezionismo”.

MILIONI DI CARTE, CENTINAIA DI EURO

Il collezionismo già, su eBay ci sono certe card in vendita per centinaia e centinaia di euro: “Il GCC Pokémon non ha mai finito, sin dal suo esordio negli anni ’90, di sfornare nuove espansioni di carte – raccontano – Ciò significa che di carte rilasciate ce ne sono a milioni, suddivise in promo, prime edizioni e carte tradizionali. Il prezzo chiesto oggi per alcuni di questi esemplari può raggiungere svariate centinaia di euro (in base a estetica, autore e condizione delle carte), ma il fenomeno più interessante è forse quello delle carte premio date come trofeo per la vittoria ai tornei oppure quello di certe edizioni limitate a trenta copie”.

L’AFFETTO E LA NOSTALGIA

Insomma è una droga: “È molto difficile smettere per sempre di seguire le avventure dei mostriciattoli tascabili. Chiunque si sia avvicinato anche solo per un breve periodo della sua vita a questo universo creato da Nintendo proverà nei suoi confronti un affetto che lo riporterà con una cadenza più o meno ampia a riavvicinarvisi, anche solo per vedere cosa sia cambiato negli anni di assenza. Sotto questo punto di vista, nonostante gli ovvi progressi che hanno cambiato i metodi di fruizione dei giochi e dei media appartenenti alla serie, il brand Pokémon è rimasto invariato”.

SATOSHI TAJIRI

C’è la Rowling e Harry Potter, c’è Martin e il Trono di Spade, ma quanto è ricco quello che ha inventato gli stramaledetti Pokémon che mi facevano ritardare la risalita a casa, quando mia nonna urlava dal balcone che me le avrebbe date con la cucchiaia di legno. Tutte le legnate e la sporcizia delle piazze di San Lorenzo io le devo a Satoshi Tajiri e alla sua Pokémon Academy: “Ciò che ha contraddistinto il fenomeno è la sua dimensione collezionistica, che ha portato negli anni ’90 (e per la prima volta nella storia video ludica) i possessori dei primi videogiochi della serie a connettere la propria console con quella dei propri amici al fine da completare la propria collezione. Ancora oggi è infatti impossibile completare il Pokédex senza effettuare alcuno scambio con la versione “parallela” al proprio titolo”.

SIAMO VECCHI (O QUASI)

Insomma cose che Holly & Benji scansatevi. Tentare di collezionarli tutti? Diventare il migliore allenatore Pokémon? Si potrà continuare a farlo con i nuovi giochi Nintendo: “Come ha dimostrato l’annuncio di Pokémon Spada e Scudo in data dello scorso febbraio, i fan sono ancora ansiosi di vedere cos’altro Nintendo e Game Freak hanno in serbo per loro. Il gioco Pokémon del 2019, promosso già da un paio di anni dagli sviluppatori come un action RPG sarà dedicato ai fan Pokémon di vecchia data”. Proprio come me.

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