Ricordo ancora gli anni ’90. Ero molto piccolo e, avendo un papà che scriveva per un giornale sportivo, mi emozionavo quando incontravo i calciatori. Riuscirci era però una piccola impresa. Una volta per vedere Del Piero dovetti seguire mio padre in trasferta, prendendo aerei e percorrendo chilometri. Ora invece basta una connessione ad internet e da Palermo arriviamo anche in Nuova Zelanda. Tramite i social scopriamo esattamente dove sono i vip del nostro cuore e possiamo anche contattarli direttamente dal cellulare. Persino mentre siamo in bagno o durante le passeggiate del cane. Me lo ha spiegato anche Saverio Cascino.

UNA STORIA NERAZZURRA

Saverio è tifoso sfegatato dell’Inter, un giorno vede che uno dei suoi beniamini, Stephan De Vrij, è a Palermo, proprio nella sua città, in vacanza. E ci prova: invia un messaggio al difensore della nazionale olandese con su scritto “Ciao Stephan, ti va di vederci?” Poi torna ai suoi affari. Passano pochi secondi e la vibrazione del cellulare si fa sentire. Una piccola scossa di speranza che si accende. De Vrij ha risposto con una data e un luogo. “Ci vediamo a piazza Borsa alle 20.00”. Saverio è incredulo ed emozionato, si prepara e si incammina verso il luogo dell’incontro. “Magari non era lui. -pensa tra se e se- Io comunque vado lo stesso”.

IN SOCIAL WE TRUST

E ha fatto proprio bene a credere nel suo istinto, perché non sempre i calciatori sono capricciosi, il difensore dell’Inter arriva puntualissimo e si concede sia a lui sia, ovviamente, a tutti i fan che in flotta cominciano a riempire le strade minuto dopo minuto per avere un pezzo del campione. Saltano fuori smartphone e fotocamere. Si sentono le richieste più disparate: “Fai una foto con mio figlio!”, “Stephan ti passo mio papà ..” e ancora, la più gettonata di tutte, “Ci facciamo un selfie?”.

“SE FOSSE STATO ICARDI, CHISSA’…”

“Ha fatto la differenza la personalità dell’atleta. Se era Icardi magari non finiva allo stesso modo -riflette Saverio- e’ indubbio che l’era dei social abbia legato maggiormente le persone”. Saverio, incredulo, mi raccontava la sua storia. Io, allibito, quasi non gli credevo. Ma, messaggi alla mano, era tutto vero. E tutte le dicerie sullo snobbismo dei calciatori, sulla loro scontrosità vanno a farsi benedire.

SCRIVI, INVIA E SEI UNA STAR

La nostra è un’era in cui un post fatto ad hoc e nella maniera giusta può portarti in cima al mondo. E quello di Saverio, che ha raccontato la vicenda, non fa differenza. “Mi chiamavano ad ogni ora del giorno come se fossi una star. Gli amici intasavano i social network e i miei post hanno raggiunto migliaia di like. Sono anche andato in televisione”.

IL RIMBORSO DI BOATENG

Kevin Prince Boateng, è un altro che non si è negato. Anzi si è reso protagonista di un episodio ancora più clamoroso: il centrocampista, passato dal Sassuolo al Barcellona a gennaio, in pieno campionato, ha ripagato un tifoso che l’aveva preso al fantacalcio e poi si era trovato un vuoto in formazione. “Dovresti rimborsarmi, ora che faccio? Ti mando il mio IBAN?”. Chiese scherzando. “Mandami l’Iban”, gli rispose invece il Prince. E così gli ha rimborsato la quota che aveva speso. Ma la cosa più assurda ancora è che Boateng al fantacalcio lo avevo anche io. E mi mangio le mani per non averci pensato prima.

playlist: Prince – Let’s Go Crazy