E’ un classico: alle porte dell’estate, con l’arrivo della bella stagione, le aziende che vendono intimo riempiono le città con foto sexy di modelle in costume da bagno. E si moltiplicano gli schiaffi delle mogli ai semafori, quando i mariti, con nonchalance, fingono di guardarsi attorno alla ricerca di chissà quale corpuscolo nell’aria, per buttare l’occhio sulle forme perfette della giovane e sensuale fotomodella. L’intensità degli schiaffi è direttamente proporzionale al modello del costume, che da qualche anno a questa parte i summer stylist stanno riducendo a striminziti pezzi di stoffa per le tette e a fili interdentali per i culi.

POVERI MARITI

Una vera e propria congiura per quei maschi che vorrebbero rifarsi gli occhi per qualche secondo, ma la cui vista periferica non è ampiamente sviluppata. Occhi che escono quasi dalle orbite laterali, clacson che suonano perché il semaforo è già verde e l’immancabile sveglia coniugale: un 5 e 55 in pieno volto. Ma la mattina dopo, soli soletti, a costo di far tardi a lavoro, si fa il giro largo, sperando di trovare ancora il rosso o tanto traffico alla rotonda.

PROFANO E SACRO

Per strada è facile imbattersi anche nel sacro. Nelle nostre città, soprattutto nel meridione, le statue di Gesù, della Madonna, dei Santi, i simulacri, le edicole votive, si sprecano; a discapito della libertà di fede e di religione, troviamo sui marciapiede, nelle piazze e in ogni spazio disponibile, busti di Padre Pio, sculture di San Francesco, statue di Santa Rosalia, cappellette di tutti i santi del rosario, edicole votive di tutti i 365 giorni del calendario. Succede anche che il profano ed il sacro a volte si incontrino ed è lì che potrebbero nascere problemi, vista la diffusa bigotteria che caratterizza il nostro Bel Paese.

A PIAZZA SCAFFA

A  Palermo, a due passi dal quartiere Brancaccio, fa bella mostra di sé una statua di Gesù Risorto, che i genitori di un ragazzo, morto in un incidente stradale, hanno voluto far erigere in memoria del figlio. Proprio di fronte al Messia, quasi a coprirlo, è stato installato un tabellone per affiggere pubblicità. Indovinate chi è spuntata da qualche giorno sul cartellone pubblicitario? Sì, proprio lei, la super modella dalle forme perfette, prosperose e dalla pelle liscia come una pesca. Capelli frisé, sguardo malizioso, carnagione abbronzata, glutei invitanti e mani che tengono il laccio del costume colorato e poco coprente. In prossimità della piazza c’è un semaforo. Da lì è possibile ammirare tutta la scena: sia il sacro sia il profano.

PERDONO DIVINO

statua gesù piazza scaffa e costumeGesù, vestito di bianco e con un mantello rosso sulla spalla, ha le braccia larghe, sembra pronto ad accogliere e a perdonare tutti: la modella di calzedonia spinta ed ammiccante, un marito con l’occhio lungo, una moglie troppo gelosa, un extracomunitario, anche se musulmano, che sta lavando i vetri al semaforo, e qualsiasi altro peccatore che da Corso dei Mille vada verso il Ponte Ammiraglio. A chi difficilmente darà invece la sua benedizione è il pubblicitario di Leroy Merlin. Questo buontempone, infatti, come se non bastasse l’immagine della signorina succinta, ha pensato bene di far mettere, proprio sopra di lui, la foto gigante di un condizionatore da 9000 btu. Una freddura. Non proprio il massimo per chi, da più di 2000 anni, ha un cerchio alla testa.